SANTA LUDOWINA (1380 – 1433)

Carmine Alvino

Ipotesi teologiche

Avv. Carmine Alvino


Santa Ludovina

(Schiedam, 18 marzo 1380 – Schiedam, 14 aprile 1433)

È stata una mistica olandese; il suo culto come santa è stato confermato nel 1890 da papa Leone XIII ed è una delle sante olandesi più venerate. Santa Lidwina (una delle varianti del suo nome), con i misteriosi ed incessanti dolori ch’ella provò per tutta la sua vita, fu una vittima inchiodata alla croce per i peccati del suo secolo. Viveva familiarmente col suo Angelo custode; egli diffondeva talvolta un chiarore abbacinante; altre volte, quel chiarore era meno splendente, ma portava sempre una croce sulla fronte per non essere confuso con un demonio. Riguardo ai sette angeli, la biografia della santa - che è stata estratta  dal testo biografico di Tommaso de Kempis, per opera di S. Antonio Maria Claret , in " Religiosas en sus casas, ó, Las Hijas del Santísimo e Inmaculado Corazon de Maria " a pag. 66,  riporta un episodio davverso straordinario, che la vide protagonista  (si riferisce che però non siamo riusciti a trovare la fonte diretta di questo episodio) :

“La amorosa assistenza del santo Angelo che per noi è invisibile, fu invece per nostro insegnamento non solo visibile ,ma anche mirabile e stupenda nella vita di Santa Ludovina  A volte l’Angelo le si presentava con una croce per eseortarla a soffrire alla vista di quel sacro segno della nostra redenzione, e la spingeva forte a contemplare i dolori e le agonie sofferte dal suo Sposo Divino. Altre volte la trasportava in spirito ai Santi luoghi di Gerusalemme, aspersi dal sangue versato dall’Uomo – Dio. Altre volte la portava nel Purgatorio, o all’Inferno, e lì le mostrava come si soffriva in quei luoghi per non aver espiato con la penitenza le colpe, sia quelle veniali che mortali. A volte le diceva che si presentava a farle visita da parte del suo Sposo Divino e della sua SS. Madre. E veniva da solo ovvero accompagnato da altri Angeli, e le spiegava i loro nomi e i loro offici, e addirittura le persone di cui erano custodi. I dialoghi che avevano tra loro, non erano che sull’Amore di Jesù Cristo di Maria Santissima e sull’utilità che le croci a noi arrecano. “Io Confesso” diceva la Santa “ che non ho cosa più cosa così tanto amara che non  si tramuti in dolce, quando vedo i mio Angelo  penso alle sue parole “. Per lo spazio di molti anni , Ludovina senza assumere né acqua o cibo, visse solamente cibandosi della divina eucarestia e dell’amore che la inondava nel riceverla. Molte persone pie accorrevano a visitarla desiderose di parte cipare a quel celeste prodigio , tra cui anche la stessa contessa d’Olanda, Margherita…Una volta fu addirittura elevata ad osservare la bellezza delle Gerarchie Angeliche, e un gran numero di Angeli ,tutti organizzati maestosamente , portavano gli strumenti della passione di Cristo, cantando al medesimo tempo con un’armonia indescrivibile: Viva il Salvatore, Viva la Madre del Salvatore. Ma non ebbe mai maggior sopresa che quel giorno in cui fu tratta a contemplare il suo sposo divino, che stava tra Sette Angeli più rispettabili di ogni altro, ed era ossequiato da moltissimi altri, il quale dirigendo verso di lei amorosi sguardi e mostrandole le sue ferite divine como sposo del ss sangue, le infuse il sentimento doloroso delle sue stesse ferite: sentimento che permase con molta vivacità e che ella serbò come il più segreto sigillo di tanti altri dolori e patimenti”.