S. CLEMENTE ALESSANDRINO, (150 -215)

Carmine Alvino

S. CLEMENTE ALESSANDRINO, (150 -215), teologo, filosofo, apologeta e scrittore cristiano greco antico del II° secolo uno dei Padri della Chiesa, dotato di grande autorità dogmatica e dottrinaria fu pronto a sostenere l'idea di Sette Principi degli Angeli.

Scrisse gli Stromateis  (Miscellanea):

serie di appunti su argomenti vari che ancora oggi costituiscono il lavoro più completo di clemente. La Stromateis è il terzo libro della trilogia di Clemente Alessandrino che tratta della vita cristiana. L'opera, del III secolo è tra le più importanti fonti utilizzabili per lo studio delle eresie antiche. Clemente Alessandrino intitolò quest'opera Stromateis (Miscellanea), perché affrontava una grande varietà di argomenti. Lo scopo è il perfezionamento della vita cristiana grazie all'iniziazione nella conoscenza più completa. Si prefigge, sulle basi della Scrittura e della Tradizione, di fornire un resoconto delle Fede Cristiana che possa rispondere a tutte le esigenze di persone acculturate, e condurre lo studente dentro le realtà più interne del suo credo.

Nel Capitolo V / 6 sfoggia una straordinaria concezione: « il candelabro d'oro ha anche un altro significato allusivo, come segno del Cristo, non soltanto per la foggia, ma anche perchè irradia della sua luce in molti modi e a più riprese coloro che il Lui credono e sperano e a lui guardano attraverso il ministero dei protoctisti. E dicono che i sette spiriti che riposano sul trono fiorente della radice di Jesse sono i Sette Occhi del Signore ».

Chi siano costoro, simbolizzati sotto il candelabro lo dichiara nel capitolo VI perchè nel meglio della discussione il celeberrimo scrittore erompe in queste luminosissime parole:  « Sette meritatamente sono quelli in cui risiede un sommo potere; sono questi i sette Principi primogeniti degli Angeli, per cui mezzo Iddio presiede a tutti gli uomini e per questo sono chiamati suoi occhi nell’Apocalisse». (lat: …Septem quidem sunt, quorum est maxima potentia Primogeniti Angelorum Principes, per quos Deus omnibus hominibus praesidet).
Il testo greco di questa affermazione è molto più eloquente:epta men eisin oi thn megiothn dunamis  econtez  prwtogonoi aggelon arcontes epta

Da ciò si evince chiaramente che i Sette Principi degli Angeli, dai primi Padri della Chiesa erano considerati letteralmente i  «Sette Arconti degli Angeli creati per primi»  , e cioè identificati con la categoria del arcon / comandante   richiamata in diversi brani sia del Vecchio che del Nuovo  Testamento, in virtù del fatto che  detengono la massima potenza o forza (meghioton dunami ).

Non può trovarsi testimonianza più bella di questa sui Sette Angeli.  Clemente riteneva dunque valida la sentenza di quei Padri, i quali credevano che i Sette Angeli furono creati prima che tutto il resto delle celesti schiere chiamandoli appunto “Protoktistoi” ovvero “Creati per primi”.