LE GRANDI MISTICHE E I SETTE ARCANGELI

Studi, ricerche e approfondimenti

Avv.Carmine Alvino


Non è un caso che, le più straordinarie sante e mistiche del Cattolicesimo, abbiano goduto della protezione salvifica di uno dei Sette Spiriti e che queste visioni, riprendano in pieno anche le tradizioni ebraiche.

MARIA VALTORTA grande mistica, veggente, profetessa e scrittrice, ricevette una straordinaria visione mistica dei Sette Arcangeli, in modo aperto e chiaro parlandone nei suoi quaderni. In particolare il 13 settembre 1943, Nostro Signore Gesù Cristo (salvo il vero) le rivelò quanto segue: « L’ Arcangelo Michele, che voi invocate nel Confiteor, ma secondo la vostra abitudine, con l’anima assente, era presente alla mia morte in Croce. I Sette Grandi Arcangeli che stanno in perenne davanti al Trono di Dio, erano tutti presenti al mio sacrificio. E non dire che ciò è in contraddizione col mio dire: Il Cielo era chiuso”. Il Padre, lo ripeto, era assente, lontano, nel momento in cui la Grande Vittima compiva l’Immolazione per la salute del mondo ... » -  Continua la Valtorta - : «Gesù mi parla oggi di sette arcangeli che stanno sempre davanti al trono di Dio. Ci sono proprio o è un numero allegorico? Ho cercato nella Bibbia, ma non ho trovato niente in merito ». In ciò testimonia la carenza liturgica di questo gruppo, privo di culto di dulia da parte della Chiesa. Ma gli Arcangeli erano presenti all’Immolazione del Figlio di Dio per la salute dell’uomo e alla Tortura della Vergine- Madre … Gabriele e i suoi celesti compagni curvi sul dolore di Gesù e di Maria, impossibilitati a sollevarlo, perché era l’ora della Giustizia, ma non assenti da esso, hanno raccolto nel loro intelletto di luce, tutti i particolari di quell’ora, tutti, per illustrarli, quando il tempo non sarà più, alla vista dei risorti: gaudio dei beati e condanna prima dei reprobi, anticipo a questi e a quelli di ciò che sarà dato a Me, Giudice supremo e Re altissimo…».

“Uno dei Sette Angeli” fu il meraviglioso custode di SANTA FAUSTINA KOWALSKA, la meravigliosa e straordinaria propagatrice della Divina Misericordia. Ella lo scorse diverse volte e ci descrive la sua magnificenza in almeno due episodi significativi. Ella racconta: «…. Un giorno in cui ero all'adorazione ed il mio spinto era quasi in agonia per la nostalgia di Lui e non riuscivo a trattenere le lacrime, all'improvviso vidi uno spirito che era di una grande bellezza, che mi disse queste parole: « Non piangere, dice il Signore ». Dopo un attimo domandai: « Tu chi sei? ». Ed egli mi rispose: « Sono uno dei sette spiriti che stanno giorno e notte davanti al trono di Dio e L'adorano senza posa ». Nostro Signore Gesù Cristo, invia uno dei Sette Arcangeli a Santa Faustina, come sua personale protettrice: evento clamoroso che getta una luce nuova sull’esatta esegesi del Sacro Testo.  L’Angelo in questione ritorna in scena una seconda volta, durante un viaggio verso Varsavia. Ella allora riferisce: « Improvvisamente vidi accanto a me uno dei sette spiriti in aspetto luminoso, raggiante come l'avevo visto in precedenza continuamente vicino a me quando andavo in treno. Vidi che su ogni chiesa, che si scorgeva passando, c'era un Angelo ma in uno splendore più tenue di quello dello spirito che mi accompagnava nel viaggio. Ed ognuno degli spiriti che custodivano i sacri edifici s'inchinava allo spirito che era accanto a me. A Varsavia, appena entrai nella portineria del convento, lo spirito spari. Ringraziai Dio per la Sua bontà, dato che ci dà degli angeli per compagni».

“Uno dei Sette Spiriti” fu anche il protettore di un’altra importantissima mistica, la SANTA MARIA MARGHERITA DE ALACOQUE, apostola della devozione al Sacro Cuore di Gesù Cristo. Ella racconta che Nostro Signore venne a consolarla dicendole: « Mia cara figlia, non affliggerti; ti darò un fedele custode che ti accompagnerà dappertutto e ti assisterà nelle tue necessità spirituali. Egli impedirà al tuo nemico di prevalere su di te, usando delle colpe, alle quali vorrà spingerti; ma alla fine riceverà soltanto vergogna». Riportiamo dunque quello che riferì la Santa su questo episodio: “Questa grazia mi infonde tanta forza, che mi sembra di non aver più nulla da temere, dal momento che questo fedele custode mi assiste con immenso amore e mi libera da tutte le pene”. Devo dire che lo vedevo soltanto nel tempo, nel quale il Signore mi privava della sua presenza sensibile per immergermi negli intensi dolori della sua Santità di Giustizia. . Era allora che il mio custode mi consolava con i suoi familiari colloqui Una volta mi disse:“ Voglio dirti chi sono, cara sorella, affinché tu sappia quanto amore ha per te il tuo Sposo. “Io sono uno dei sette spiriti che stanno più vicini al trono di Dio e che più partecipano alle fiamme del Sacro Cuore di Gesù Cristo e il mio intento è quello di comunicartele per quanto tu sia capace di riceverle” » . Anche la Santissima Devozione al Sacro Cuore fu veicolata da uno dei Sette Arcangeli. Tale circostanza rende manifesta la potenza di questo Angelo il quale non ammette alcuna superbia nella veggente. Più tardi proseguirà a dire alla Santa, non senza un tono violento: « Fa attenzione: nessuna grazia o carezza ricevute da Dio, ti facciano dimenticare chi è Lui e chi sei tu, altrimenti sarò io stesso ad annientarti» . Vi è da dire che sulla circostanza il testo francese dell’apparizione: “Je vous veux dire qui je suis, ma chère Soeur, afin que vous connaissiez l'amour que votre Époux vous porte. Je suis un des sept Esprits qui sont les plus proches du trône de Dieu, et qui participent le plus aux ardeurs du sacré Coeur de Jésus-Christ”, è stato oggetto di parziale censura, con la quale si è cercato di negare la presenza dei Sette Arcangeli nella vita di Santa Alacoque, per presentare un’ informazione più “ortopedizzata”.

In modo a dir poco clamoroso e rocambolesco, i Sette Arcangeli apparvero per ben 3 volte e in forma visibile alla visitandina SUOR MARIA AMATA DI BLONÈ, decima religiosa dell’ordine della visitazione, e priora del Monastero di Anisi nella Savoia. Essi le si presentarono nelle vesti di sette giovani pellegrini, chiedendo in più occasioni di ricevere culto pubblico! Racconta nella sua biografia che : «… Un giorno incontrò sette giovani di bellissimo aspetto e di sembiante onestissimo … In questo, il principale de’ giovani poveri tirò da parte alquanto Amodea e le disse queste poche parole, ma assai notabili ..: « Quando voi verrete alla Patria nostra vi ringrazieremo della carità, che ci avete usata. Siate divota de’ Sette Spiriti Beati, che assistono al Trono dell’Agnello Divino & abbiate fiducia in essi, perché non mancheranno di proteggervi in ogni bisogno ». Non sappiamo se oggi nel Monastero di Annecy nell’alta Savoia si conservino ancora le sette statue degli Arcangeli, che i Santi Spiriti celesti avevano chiesto di edificare a perpetua memoria della loro protezione all’ordine della visitazione! SAN FRANCESCO DI SALES FU INFORMATO DI QUESTE APPARIZIONI! La Santa Francesca Fremiot de Chantal, ricevette dalla discepola Amata di Blonè la notizia sull’apparizione dei Sette Arcangeli. Anche San Francesco di Sales ne fu informato, e diede sane illustrazioni su come comportarsi con queste presenze angeliche! Un’altra volta le apparvero chiedendole una cosa molto particolare: « Ciascuno di noi vi dimanda un luogo nella nuova fabrica, che volete fare » . In questo si svegliò, e non vedendo alcuno con gli occhi corporali, conobbe quelli essere veri Angioli; sì che determinò fare sette Altari nella Chiesa nuova ad onore de’ Sette Spiriti Beati che assistono al Trono dell’Agnello e a somiglianza numerica de’ Sette Candelieri d’oro, che ornano la sedia della Divina Maestà…».

La presenza dei Sette Arcangeli si manifesta anche nelle visioni della c.d. “mistica delle meraviglie”: MARIA LATASTE, religiosa francese della Società del Sacro Cuore, dalla vita breve ma intensa ( muore a soli 25 anni) consumata dall'ardente amore per il Signore. Fu condotta diverse volte in estasi a guardare il Trono divino, e li scorse i Sette Arcangeli innanzi a Dio : « Un giorno, festa dell’Annunciazione, … Gesù mi prese per mano. Appena mi toccò, mi sentii sollevata in aria…Giungemmo in una vasta pianura. … Intorno a questa pianura, vidi nove gradoni o nove gradinate sovrapposte. Ognuna di queste gradinate era enorme e occupata da una moltitudine di giovani vestiti di bianco. Il loro abito era lungo fino alle ginocchia; le braccia nude, i capelli lunghi, pettinati all’indietro, si separavano nel mezzo della fronte. Avevano tutti due ali sulle spalle. Ognuno di questi giovani uomini splendeva come il sole; ma più la gradinata era in alto e più i giovani in essa erano sfolgoranti di luce. Quelli dell’ultima gradinata erano superiori a tutti gli altri. Al di sopra di queste gradinate vidi un magnifico trono, fatto dell’oro più fine e più brillante. Questo trono era solo luce, e questa luce scendeva su tutti quei giovani, che sembravano riflettere la luce del trono. Attorno al trono, vidi, prosternati in ginocchio, sette giovani, più brillanti rispetto a quelli delle gradinate, perché erano più vicini al trono di luce. Allora dal trono di luce, si udì una voce. GESU’ E MARIA LATASTE - Nei secoli, è emerso che Nostro Signore Gesù Cristo in Persona abbia concesso alle sue spose e vittime sacrificali, uno dei Sette Arcangeli come loro custode, per difenderle dalle vessazioni dei demoni o per impartire loro importanti devozioni. Fu proprio Lui ad affidare alla “mistica delle meraviglie” una singolare immagine dei Sette Angeli serventi il Trono di Dio! Tutti coloro che erano nelle nove gradinate e i sette che erano davanti al trono di luce prestarono orecchio; poi il primo dei sette salì al trono, si inchinò tre volte, lasciò questa pianura e si avviò verso i luoghi che avevamo percorso… Mi inginocchiai davanti a lui; egli mi benedisse, mi rialzò e mi disse: « Figlia mia…Questa pianura che ha visto … è il cielo; le nove gradinate e coloro che le occupavano, i nove cori degli angeli; il trono di luce, il trono di Dio; i sette giovani uomini intorno al trono, i sette angeli che sono sempre davanti al Padre mio …».

La VEN. ELEONORA RAMIREZ DI MONTALVO, religiosa spagnola, fondatrice delle Minime Ancelle della Santissima Trinità (Montalve) della Congregazione per l'educazione di ragazze nobili e del Conservatorio delle Signore Montalve, con sede a Villa La Quiete presso Firenze fu ricordata per un episodio devozionale davvero significativo, descritto nel Capitolo XVI della sua biografia, cioè quello di nominare sette pii uomini in adorazione continua del Santissimo Sacramento, sul modello proprio dei Sette Santi Divini Assistenti. Ad Eleonora infatti, venne manifestato misticamente che sarebbe stata cosa gratissima a Dio che sette persone veramente devote, con ardentissimo amore e con reverenza umilissima divenissero assistenti in terra al Trono di Sua Divina Maestà in unione con i Sette Spiriti che La assistono in cielo.Spiega Eleonora: « Gloria alla Santissima Trinità. Avendo udito che nella sacra Scrittura si fa menzione di Sette Spiriti che assistono al trono dell’ altissima ed individua Trinità e sentendomi mossa a particolare divozione verso di loro specialmente dell’ Angelo Santo Raffaele, che attestò esser uno di quelli, ho pensato, ammaestrata così dal Signore che sarebbe onore e compiacimento della Divina Maestà Sua che sette persone divote e spirituali , ad imitazione dei sopraddetti Angeli stessero sempre , per quanto è possibile, assistenti alla Santissima Trinità , con umiltà , amore e riverenza…»

Nei secoli, anche altre pie personalità meno note delle precedenti, ma non meno sante, manifestarono un culto straordinario verso i Sette Angeli, nei modi davvero più disparati e meravigliosi.