IL CARDINALE GIOVANNI BONA (1609-1674)

Carmine Alvino

 

Il monregalese Giovanni Bona (1609-1674) è stata una delle personalità più insigni della Chiesa nel XVII secolo. Autore di opere di teologia, liturgia, morale, ascetica e filosofia, poeta e musicista, dotato di un’erudizione, “per quei tempi, prodigiosa”, è considerato tra i fondatori della Scienza liturgica e uno dei massimi rappresentanti della Teologia “mistica”. Anelava ad una vita di meditazione, di preghiera e di studio, da monaco, quale era (monaco, in greco, significa “solo, solitario”), lontana da cariche e onori, invece fu eletto per due volte abate generale dei Cistercensi (nel 1650 e nel 1657) e nel 1669 fu elevato alla porpora cardinalizia, mentre nel 1665 rinunciò al vescovato di Asti, e poco dopo a quello di Assisi. Giovanni Bona morì il 28 ottobre 1674 nel Monastero romano di S. Bernardo alle Terme. Si era santamente preparato anche per mezzo di due suoi scritti: “Della preparazione alla morte” e “Testamento spirituale” (pubblicati postumi). Clemente X seguì molto da vicino la malattia del cardinale. Scrive il Francesia, che il papa “desiderava essere informato ogni giorno della sua salute” e che “alla sua morte fu veduto piangere”.

 
 
Tratto da :  “Della preparazione alla morte” opera del fu cardinale Giovanni Bona in idioma toscano recata a riscontro del testo latino, di D.Gio. Battista Monti

All.’ imo  e Rmo Monsignore Francesco Zambeccari Primicerio  della perinsigne  Basilica Collegiata di S. Patronio di Bologna, e Prelato domestico di Nostro Signore. Papa Benedetto IV

Bologna 1747, pag. 281 e ss

 

AI SANTI ANGELI

Voi tutti, Spiriti purissimi, Santi Angeli di Dio, volgetevi a me, che qui mi giaccio e gemo, perché la mano del Signore si è fatta su di me sentire. È imminente la morte, né già alcuno fra gli uomini vale a recarmi sollievamento, voi soli potete in tanta mia calamità  prestarmi soccorso. Ah non mi abbandonate or che umilmente ricorro al padrocinio vostro. O Sant’Arcangelo Michele, che una volta veniste in aiuto del popolo di Dio, principe della milizia celeste, che assistito dal divin braccio il Demonio abbatteste, sovvenitemi presso l’altissimo Giudice, e toglietemi dalle insidie degli spiriti immondi, e guidate l’anima mia in luogo di refrigerio, e di riposo. E voi, o Sette Spiriti Gloriosi, che state avanti al Signore, adesso che qui languisco, istruitemi, diriggetemi e proteggetemi. Voi, eserciti  felicissimi distinti con innumerabile moltitudine in nove Cori, difendetemi contro i nemici infernali, che tendono insidie alla mia salvezza; voi che siete in mio favore, superate in numero , e in possanza coloro, che fanno ogni sforzo per oltraggiarmi. E voi, Angelo santo, alla cui tutela, e custodia io peccator indegnissimo son commesso, ora assistetemi, e tenete da me lungi ogni diabolica potenza: impugnate  le vostre armi,  e il vostro scudo, e sorgete per venire al mio soccorso: liberatemi dalle fauci delle bestie infernali , e salvatemi da coloro , che mi vengono contro per divorarmi.  In voi solo, o Signore, nell’afflizione, che mi cagionano i miei peccati ristoro io trovo; Voi dunque  dal qual solo aspetto la consolazione delle mie pene,  non permettete che io soccomba alla violenza di quei, che mi attaccano; deh apritemi la porta del Paradiso. Così sia.

 

Un'altra invocazione la traiamo da "Via Compendii ad Deum" [ Via breve a Dio" ] Leo S. Olschki, 2006 - 325 pagine  a pag. 205 - Edizione, con traduzione italiana a fronte, del testo che alla metà del Seicento si pose come una sorta di registro delle esperienze e delle scritture mistiche coeve, in cui confluiscono le varie e mobili definizioni dei gradi di contemplazione e di unione mistica. 

Aspirazioni ai S. Angeli.
[1] Santo Angelo, mio custode, tutela della mia vita! Impugnate laspada, ed alzate lo scudo: sorgete ad ajutarmi.
[2] Custoditemi sotto le vostre ali. – Difendetemi dalle insidie del ne-mico, dalle tentazioni e pericoli.[3] Assistetemi, amico Angelo, ammaestratemi governatemi e proteg-getemi in vita: soccorretemi in morte.[4] Sette Principi degli Angeli, che state sempre dinanzi al trono diDio! Vi prego d’illuminare, purgare, perfezionare l’anima mia. Vi pregod’indirizzare alla di lui gloria ogni mio pensiero ed atto.[9] Cherubini sapientissimi! Ispirate alla mia mente celesti cognizioni:ammaestratemi nella scienza dei Santi.[6] Serafini amanti! Insegnatemi ad adorarlo con fervorosi affetti.Angeli tutti! Spiriti figli della luce! Dissipate le tenebre del mio spirito.[10] Intelligenze purissime! Rendetemi docile al Vangelo, affinche´ neapprenda le verita`.Spiriti impeccabili! Riformatemi, onde arrivi a Dio coi mondi di cuore.[8] Perfetti amici di Dio! Accendete nel mio cuore quelle fiamme, cheGesu` Cristo venne a portare in terra, e volle che divampassero gagliarda-mente nelle anime.[7] Innumerabile esercito della celeste milizia! Respingete gli assaltidei maligni spiriti.[5] Spiriti possenti in ogni virtu`! Difendeteci, e vegliate sopra di noi.– Angeli santi del Signore! Siate il mio conforto nell’ora della morte.

 

 

 

 

 

Commenti

Ritratto di Dayse Martins dos Santos

Gostei muito de conhecer este cardinale chamado Giovanni Bona
Infelizmente ainda não conhecia.
Tentei encontrar um livro dele ...mas aqui no Brasil não tem. Encontrei somente no site da Amazon, em lingua francesa.

A maioria do conteudo que tenho tido acesso pelo seu canal e neste site eu não sabia que existia. Como lamento isso.
Por isso estou aproveitando muito todas as postagens..
Escrevo tudo isso apenas para agradecer e dizer que: sempre quis conhecer toda esta realidade mistica da Igreja catolica.
Obrigada por todo seu trabalho de mostrar as maravilhas da nossa Fé. Estarei acompanhando enquanto for possivel.