EMANUELE E SAPIEL (revisione)

Studi e ricerche

Avv. Carmine Alvino


 

ANGELI EMANUEL E SAPIEL

Angeli custodi di Santa Umiltà

 

  • Santa Umiltà (1226-1310), al secolo Rosanese Negusanti, è stata una religiosa italiana, fondatrice di uno dei rami femminili della Congregazione vallombrosana dell'Ordine di San Benedetto. È venerata come santa dalla Chiesa cattolica.
  • Ebbe l’onore di conoscere il nome dei suoi Angeli Custodi, riportando l’accadimento in uno speciale “libro degli Angeli” che viene richiamato sovente nelle sue Biongrafie.
  • Quella da cui traiamo maggiormente la notizia è stata scrittada Ippolito Cerboni nel testo : «  Discorso delle lodi, e vita di Santa Umilta [sic]  badessa,  e fondatrice delle monache dell'ordine e congregazione  di  Vallombrosa», pubblicato a Firenze , per il Cecconcelli alle stelle medicee, nell’anno 1624.
  • La notiza a pag.12/13 laddove si dice:
  • « Que' sermoni del Nefciens librum la Natiuità, e Misteri dell'Incarnazione: Di S. Gioidiota sciens: bu merotenens can uanni Euangelifta: Di S. Iacopo: Quello della didam Colum Madonna, come fi crede, dalla Vergine fteffa detSpiritum San- tatoli, e tanti altri, che io per me leggendoli, reftai Dies Diei verbu per marauiglia fuori di me fteffo, da vno incogni eructafts. to timore, & amore fopraprefo. E ritrouo nella Hauftum de fon fua Vita,che mentre ella fcriuea quel libro degl'An se fummę cha gioli, e dell' Anima, effendo ne Chioftri del Mo→ Gum de Aduen- naftero gli fu vista vna bianchifsima Colomba al→ su noftri Re- l'Orecchio, la quale hauea il Roftro, & i piedi d'oCaufaspadis. ro, creduta lo Spirito Santo, sì come occorfe, a S. Librum compo Gregorio Magno; fe non, che quella di Vmiltà come habbiamo detto, hauea il Roftro, & i piedi Laudibus plenu d'oro, fignificando quel grand' Amore verfo Dio, Virginis Mache fi ritragge da fuoi fcritti: onde ne viene tal volQuem fiquis le ta chiamata Serafina. Ma della fua fapienza,e scigit gratiam re enza io non me ne marauiglio punto, hauendo hauto per Maestro S. Giouanni Euangelifta, e due Angeli per Maeftri, e Cuftodi, il primo de quali era chiamato Sapielle, che vuol dire Sapienza di Dio, il quale le fu dato quando ella nacque, e l'altro quando fu fatta Badeffa chiamato Emanuelle dell'ordine de Cherubini, fi come ella riferisce da phina per amo fe fteffa nel trattato degl'Angeli, de quali Angeli ella fcriffe tante grandezze, e fauori riceuuti. E di Nell'Inno del- qui pofsiamo inferire l'eminenza della fua perfoMundu tufper- na, se la nobiltà dell'Angelo Cuftode, e l'ordine mis alta Cherubi della Gerarchia dà a conofcere, fecondo la regoFolans ad Chri- la de Teologi, la grandezza del cuftodito, effendo fum ardens Se- quefto Angelo fuo Cuftode dell'ordine de Cheruraphina. Qui te veftiuit bini, e chiamato Emanuelle: L'altro mio Custouondam te fide,vdice ella nel trattato degl'Angeli (Eft Cherubin, Nel trattato de gli Angeli, che Racconta ella cuftodi. la fua fefta. qui fex habet alas, & manet in throno maioris altitudinis, &vltra quamlibet potestatem est exaltatus, de comincia Quiordine maioris magnitudinis, & in principali cælo fu- cung; vult arperno perfiftit,illud eft nomen fuum, admirabile apel- num fermone. latum,maioris altitudinis: nam Angelus Emanuel ipfe quello, che fi nuncupatur,ore Ioannis Euangelifta, plenum profun- dice di quefti ditudinis mihi fuit datus, qui eft plenus omnis latitu- due Angeli fuoi dinis.) Oltre di quefto fiume della scienza infusa sboccò in lei il fiume della Profezia, e delle grandi Nel'Hinno del Reuelazioni,non tanto conoscendo il prefente:ma Cherubin ma-il paffato, e futuro. Il prefente: penetrando i fe- gnus fummę Hierarchie te creti del core, le necefsità del profsimo, & i pecSponfam cati, o non ben confeffati, o'taciuti nella confefsio- brifts curat, ne. Il paffato: leggafi fra gl'altri il fermone de Mi- gubernat, Cum paftoralem fteri dell'Incarnazione; e da fuoi scritti ritrouere- curam affummo, come gli fu riuelata la fua predeftinazione. Pfifti, Del futuro: in predire,e prouedere, come Giofef- Angelus fortis • fo in Egitto, alle future careftie, in auuifare il tem Scopre il pec-po, che i nemici darebbono l'affalto, e prendendo vna interma la Città,faccheggerebbono il Monaftero; il predi- dal Cap.13. re a quel Caualiero l'hora precifa della fua morte. Auertifce il Ca Egli è vero, che dicono i Teologi, che Dio non pellano auanti può creare affolutamente vna creatura, che fia af- celebri, che confeffi il pecfolutamente onnipotente: ma può bene partecipa- cato. dal Cap. re dalla fua onnipotenza; e tanto più ne partecipa, quanto altri piu s'vmilia.