PRESENZA LITURGICA DEL QUARTO ARCANGELO

Presenza liturgica del quarto Arcangelo: preghiere , esorcismi, eterno riposo
Carmine Alvino

N.B. Il testo suddetto è  la fusione dei volumi della precedente collana "presenza liturgica del quarto Arcangelo":1) Preghiere ed Esorcismi 2) 4° Libro di Esdra in un unico volume.


 Nel corso dei secoli ed esorcismi, nonostante il divieto ufficialmente imposto sia dal Sinodo Romano del 745 sia da recenti disposizioni emanate dalla Santa Sede. E' inoltre nominato varie volte nel Quarto Libro di Esdra, nel quale e' grande protagonista, inviato per illuminare e rischiarare il sentiero del popolo di Dio, oscurato dalla dominazione straniera e dal peccato. Ovviamente invitiamo i nostri lettori ad obbedire alla Chiesa, e dunque ad astenersi dal pronunciare il nome di San Uriele in preghiera. Al contempo, però, invitiamo a non dimenticarlo, affinché nasca quella devozione popolare che spinga l'autorità ecclesiastica, in futuro, a rivedere la sua causa apostolica. Sul resto rimane il mistero, insondabile, della volontà di Dio.


 I PRECEDENTI TESTI FUSI INSIEME

In questo primo volume della collana “La prsenza liturgica del quarto arcangelo” sono presentate preghiere, antifone ed esorcismi in cui l’Arcangelo Uriele è stato ampiamente invocato nel corso dei secoli, nonostante il divieto ufficialmente imposto sia dal Sinodo Romano del 745 sia da recenti disposizioni emanate dalla Santa Sede. Ovviamente invitiamo i nostri lettori ad obbedire alla Chiesa, e dunque ad astenersi dal pronunciare il nome di San Uriele in preghiera. Al contempo, però, invitiamo a non dimenticarlo, affinché nasca quella devozione popolare che spinga l’autorità ecclesiastica, in futuro, a rivedere la sua causa apostolica. Sul resto rimane il mistero, insondabile, della volontà di Dio.

 Uriele è nominato tre volte nel Testo del Quarto Libro di Esdra e ne costituisce il grande protagonista. Già i cicli di Enoc lo designavano come uno dei Santi Sette Angeli della Presenza, compagno di Michele, Gabriele e Raffaele che stanno in perenne innanzi al Trono di Dio (cfr. Ap 1,4; Tb 12,15). In quelle tradizioni interveniva per liberare il mondo dalla minaccia dei giganti e degli Angeli apostati. Qui, invece, è inviato per illuminare e rischiarare il sentiero del popolo di Dio, oscurato dalla dominazione straniera e dal peccato. Interviene anche per rispondere ad alcuni dubbi del profeta, specialmente sul tema della Provvidenza Divina, così difficile da ben comprendere.