SAMAEL SATANA

Studi, ricerche e approfondimenti

Avv. Carmine Alvino


SATANA - SAMMAELE L'ARCANGELO DALLE 12 ALI AVVERSARIO DI SAN MICHELE ARCANGELO

Dice Nostro Signore nel suo Evangelo: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore».

Nell' Apocalisse si legge che «Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago  -  ὁ ἄρχων ὁ μέγας - , il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli» [ Ap 12,7].

Nel libro di Giobbe poi, questo personaggio, è in grado di portarsi proprio davanti a Dio: «Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e anche Satana andò in mezzo a loro. Il Signore chiese a satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Da un giro sulla terra, che ho percorsa».

La figura di Satana , il demonio per eccellenza, è stata però a lungo confusa con quella di Lucifero, re di Babilonia, tanto da fondare una demonologia molto particolare , ma comunque fuorviante.

Il Testo Sacro, chiamandolo "Grande Drago" lo mette sullo stesso piano di S. Michele, dal punto di vista gerarchico e magisteriale.

La battaglia dunque, è avvenuta tra spiriti della stessa cerchia, ciò a legittimare la credenza di una defezione molto importante tra le schiere angeliche, originatasi ai massimi livelli, ontologici.

Sappiamo che "Satana" o meglio "il Satana" cioè l'avversario per eccellenza, come indicato dall'aggettivo "megas" di Apocalisse 12,9 è indicato in 2 Efesisi come il «Principe delle Potenze dell'Aria" (Ef 2,2) - ἄρχων τῆς ἐξουσίας τοῦ ἀέρος  - ma soprattutto come il "Principe di questo mondo" riportato in greco con il terribile termine di Arcon tou Kosmou Toutou (Gv 12,31) - ὁ ἄρχων τοῦ κόσμου τούτου - , non è che la funzione assunta dal diavolo, ma non può costituire il nome dell'antico nemico.

Tuttavia si sa che lo stesso sia stato talmente potente che l' Evangelista Luca al capitolo 4 del suo Evangelo precisa: «Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio».

Il grande Dragone, dunque è un Arcangelo di prim'ordine, di straordinaria e inarrivabile potenza.

Dalla lettura delle fonti Talmudiche, Midrashiche e  Targumiche  riusciamo ad individuare anche il suo antico nome angelico, che viene oggi nascosto dal suo diabolico ministero di opposizione a Dio e di accusatore delle sue creature "Satan", figura meta - giuridica di ambito ebraico che però qui traduce l'intero officio del massimo oppositore.

In particolare è il Targum Jonathan Ben Uzziel, ovvero una vera e propria versione della Tanakh in aramaico a contenere al suo interno, parti che completano la narrazione biblica con il nome dell'antico serpente.  Satana antico serpente è nominato con il suo "vero" nome Angelico sin da Genesi 3, come segue: 

TARGUM JONATHAN BEN UZZIEL GENESI 3 (Versione aramaica della Tanakh di Genesi 3): «    In quell'ora il serpente lanciò un'accusa contro il suo Creatore e disse alla donna: Morendo non morirai; perché ogni artefice odia il figlio della sua arte: poiché è chiaro davanti al Signore che il giorno in cui ne mangerai, sarai come i grandi angeli, che sono saggi a conoscere il bene e il male. E la donna vide Sammael, l'angelo della morte, ed ebbe paura; tuttavia sapeva che l'albero era buono da mangiare, e che era una medicina per l'illuminazione degli occhi e un albero desiderabile per mezzo del quale capire. E lei prese del suo frutto e ne mangiò; e diede con sé a suo marito, e lui mangiò. E gli occhi di entrambi erano illuminati e sapevano di essere nudi, spogliati della veste purpurea in cui erano stati creati. E videro la loro vergogna, si cucirono le foglie dei fichi e si fecero delle cinture… E il Signore Iddio condusse i tre in giudizio; e disse al serpente: Poiché hai fatto questo, sei maledetto di tutto il bestiame e di tutte le bestie dei campi: andrai sul tuo ventre e ti saranno mozzati i piedi e la tua pelle gettata via una volta ogni sette anni; e il veleno della morte sarà nella tua bocca e mangerai polvere per tutti i giorni della tua vita. E porrò inimicizia fra te e la donna, e tra la posterità di tuo figlio e la posterità dei suoi figli; e avverrà che quando i figli della donna osserveranno i comandamenti della legge, saranno pronti a colpirti sulla tua testa; ma quando abbandoneranno  i comandamenti della legge, sarai pronto a ferirli sul calcagno. Tuttavia per loro ci sarà una medicina, ma per te non ci sarà nessuna medicina; e faranno un rimedio per il tallone nei  giorni del Messiah … E il Signore Iddio fece ad Adamo e a sua moglie abiti d'onore dalla pelle del serpente, che aveva tolto  via da lui,  sulla pelle della loro carne, invece di quell’indumento  che era stato gettato via; e li vestì» .

La fonte è confermata anche da   Pirkei DeRabbi Eliezer 21:2 : « (Sammael) cavalcando il serpente venne da lei, e lei concepì,  in seguito Adamo venne da lei, e lei concepì Abele,  come è detto, "E Adamo si unì a Eva sua moglie" (Gen. 4: 1)…» e 

Sammael - Satana è ricordato in moltissime fonti midrashiche, come il più formidabile nemico dell'altissimo. Ciò è tanto vero che in esse si trova una eco dell'antica battaglia di Apocalisse 12, tra Michele e i suoi Angeli e l'antico nemico di Dio.  Egli , secondo queste fonti era un antico arcangelo di straordinaria potenza. Seppur tra i Principi Antichi, era l'unico a detenere il privilegio di possedere 12 ali angeliche, il che rendeva manifesta la sua nobiltà semi divina.

La prova di ciò si nota in :

 Pirkei DeRabbi Eliezer 14:5:  «Scagliò giù  Sammael e le sue truppe dal loro luogo santo in cielo, e tagliò i piedi al serpente, decretando che avrebbe dovuto gettare la sua pelle e soffrire una volta ogni sette anni con grande dolore, e lo maledisse || che si trascina con il ventre (a terra), e il suo cibo si trasforma nel suo ventre in polvere e fiele di aspide, e la morte è nella sua bocca, ed Egli ha messo odio tra essa ei figli della donna, in modo che dovrebbero ammaccargli la testa, e dopo tutte queste (maledizioni viene) la morte. Ha dato alla donna nove maledizioni e morte: le afflizioni derivanti dalle mestruazioni e segni di verginità; l'afflizione del concepimento nel grembo materno; e l'afflizione del parto; e l'afflizione di crescere i figli; e la sua testa è coperta come una persona in lutto, e non è rasata se non a causa dell'immoralità, e il suo orecchio è trafitto come (le orecchie di) schiavi perpetui; e come una domestica serve suo marito; e lei non è creduta in (una questione di) testimonianza; e dopo tutte queste (maledizioni viene) la morte» ed ancora in Pirkei DeRabbi Eliezer 13:2: «  Sammael era un  grande principe del cielo; il Chajjôth aveva quattro ali e il Serafino aveva sei ali e Sammael aveva dodici ali. Cosa ha fatto Sammael? Prese la sua banda e discese e vide tutte le creature che il Santo e benedetto, aveva creato nel suo mondo e non trovò tra loro nessuno così abile da fare il male come il serpente, come si dice: "Ora il serpente era più astuta di qualsiasi bestia del campo "(Gen. 3: 1). Il suo aspetto era qualcosa di simile a quello del cammello, e montò su di esso e lo cavalcò. La Torah iniziò a gridare ad alta voce, dicendo: Perché, o Sammael! ora che il mondo è stato creato, è il momento di ribellarsi all'Onnipresente? È come un tempo in cui dovresti innalzarti in alto?...» e in  Radak on Genesi 3,1: «   L'intero argomento è estremamente confuso, quando guardiamo solo a ciò che ci è stato rivelato dal testo. Dobbiamo ricorrere agli scritti dei Kabbalisti per dare un senso migliore all'intero episodio (Pirkey de Rabbi Eliezer capitolo 13) [nell'introduzione di quel capitolo, il punto è che la gelosia e l'invidia, alcuni dei tratti caratteriali più distruttivi, esistono anche nelle regioni celesti, e quando gli angeli che non erano stati deliziati dalla creazione dell'uomo in primo luogo, videro quanto era intelligente Adamo e come aveva chiamato gli animali immediatamente dopo averli guardati, ebbero paura che il loro dominante ruolo nell'entourage di Dio  sarebbe stato messo a repentaglio. Hanno quindi tramato per sedurre l'uomo a peccare contro il suo Creatore al fine di salvaguardare il loro ruolo di essere più vicini a Dio. Subito dopo, Samael, l'angelo più potente, quello che aveva 12 ali mentre tutti gli altri ne avevano solo 6, portò con sé i suoi subalterni per dare un'occhiata più da vicino a ciò che accadeva nelle regioni terrestri. Scoprì che in quelle regioni il serpente era di gran lunga la più intelligente delle bestie, e non riuscì a trovare un'altra bestia capace e disposta a cadere nei suoi piani malvagi. Ci viene detto che il serpente era enorme e sembrava un cammello e Samael stava cavalcando su di esso. I saggi, con la loro comprensione degli aspetti allora nascosti della Torah, volevano illustrare come a volte Dio si diverta a fare un uso giocoso sia del "cammello", cioè il serpente, e del suo cavaliere, cioè Samael».

L' Arcon di questo mondo, aveva avuto un grande potere , perchè, corrompendo il corpo glorioso dei progenitori aveva così avuto in possesso l'intero genere umano, tranne il regno di Israele, come risulta da  Pirkei DeRabbi Eliezer 46:8 : « Sammael disse davanti al Santo e benedetto: Sovrano di tutto l'universo! Mi hai dato potere su tutte le nazioni del mondo, ma su Israele non mi hai dato potere. Gli rispose dicendo: Ecco, tu hai potere su di loro nel Giorno dell'Espiazione se hanno qualche peccato, ma se no, tu non hai potere su di loro. Perciò gli diedero un regalo nel Giorno dell'Espiazione, in modo che non portassero la loro offerta, come è detto: "Una sorte per il Signore e l'altra per Azazel" (Lev. 16: 8)» ovvero da  Pirkei DeRabbi Eliezer  27,2 : « Michele venne e disse ad Abrahamo, come è detto: "E venne uno che era scappato, e lo disse ad Abramo  l'ebreo" (ibid. 13). Egli è il principe del mondo, è stato colui che ha detto, come è scritto : "Non maledire il re, no, non nel tuo pensiero; ... chi ha le ali dirà la questione" (Eccles. 10:20) . Perché il suo nome si chiamava "Paliṭ" ("Uno che era scappato")? Perché nell'ora in cui il Santo e  benedetto, scagliò giù dal cielo  Sammael e la sua banda dal loro luogo santo , afferrò le ali di Michele per farlo cadere  con lui, ma il Santo e Benedetto  lo salvò dal suo potere;  pertanto  il suo nome fu  chiamato "Colui che era sappato". Riguardo a lui Ezechiele disse: "Uno che era scampato da Gerusalemme venne da me, dicendo: La città è stata colpita" (Ezec. 33:21)». 

Per questo molti testi indicano proprio Satana come Sammaele. 

Ad esempio il Midrash Haggadol, o grande Midrash  lavoro  che si espande sulle narrazioni del Pentateuco,  e che è stato scritto dal rabbino David Adani dello Yemen tiene proprio Satan al Capitolo 324. Sulla sconfitta di Sammaele, anche i Giubilei XVIII 9 e 12.

Il nome Sammaele, cioè il Diavolo, ricorre anche negli apocrifi cristiani come ade esemio negli "Atti di Andrea e Mattia" XVI, apocrifo del Nuovo Testamento relativo agli apostoli Andrea e Mattia, scritto in greco dopo il V secolo, probabilmente in Egitto. Alcuni manoscritti tardi presentano la titolatura "Atti di Andrea e Matteo".

Più recentemente , la medesima tradizione risulta presente nellla testimonianza resa dagli "Acta Sanctorum" di Maggio, tomo 6° , in corrispondenza della passione di San'Andrea o Salos, il  c.d. "folle di Costantinopoli".

Andrea di Costantinopoli (IX secolo – 936) è stato un asceta  bizantino, considerato santo dalle Chiese ortodosse; il suo appellativo Stolto in Cristo sta ad indicare coloro che, simulando la pazzia, vivendo della carità e disprezzando il proprio corpo erano convinti di partecipare più attivamente alla passione di Gesù.   

La Chiesa Cattolica, grazie alla notiza che ricaviamo dal sito “Santi e Beati,  lo colloca al 28 maggio, che è proprio la data aspiù attivamente alla passione di Gesù assegnata dagli atti dei Santi.

Lo accompagna spesso come interlocutore Epifanio, personaggio ben dotato di senno, che diverrà patriarca di Costantinopoli.

Abbiamo il testo di un dialogo tra il santo e il suo familiare Epifanio, il cui dice testualmente :

« [ Furono creati i nove Cori degli Angeli]  Potè infatti il Signore, collocare contemporaneamente presso il Suo Tremendo ed Inaccessibile Trono di Gloria , tutte le legioni degli Angeli già prodotte, con un solo palpito del suo volere, e nonostante ciò, così come produsse successivamente gli elementi e gli altri principi di questo mondo inferiore che vediamo,  allo stesso modo deve dirsi degli Spiriti Angelici che abitano le regioni celesti. Quella creazione  dello spirito multiforme del secoli, di cui abbiamo già detto, scelse  dunque, così come plasmò i corpi dalla terra, di creare le santissime  e purissime  intelligenze delle virtù celesti, e in primo luogo i Cherubini , poi i Serafini, poi i Troni, e quindi le Dominazioni, i Principati, le Potesù , le Virtù, gli Angeli e gli Arcangeli. Ed inoltre tengono il primo posto dell’infinito numero di quegli Spiriti: Michele, Gabriele, Raffaele e Uriele , ma non più anche Samaele, che è precipitato come un fulmine dai Cieli, ed è divenuto Satana, non pochè rinunciò ad adorare l’uomo, come hanno erroneamente reputato alcuni  narratori, ma per aver avuto la presunzione di collocare il suo trono sulle nubi celesti, volendo essere simile all’altissimo e indidiando la sua Gloria.»

Notiamodunque come la menzione sia identica a quelle antiche tradizioni talmudiche !