La Venerabile Maria Giovanna della Croce di Rovereto e i Sette Arcangeli (o Sette Spiriti Assistenti)

Carmine Alvino

Venerabile Madre Suor Maria Giovanna della Croce Di Rovereto

  • La Venerabile Madre Suor Giovanna della Croce Rovereto (al secolo Floriani, Bernardina), fondatrice del Monastero di San Carlo, lasciò nei propri scritti una pagina particolare di stampo mistico sui Sette Arcangeli, di nostro particolare interesse.
  • Nata a Rovereto l 8 sett. 1603 da Giuseppe e da Girolama Oliva Tessadri, Suor Giovanna Maria della Croce godetta di una fama universale di santità, di eroiche virtù e prodigi, come riferito dai testimoni della causa di beatificazione, che la videro diverse volte addirittura levitare.
  • In primo luogo risulta dal suo testamento Spirituale  - qui riportato dalla sua causa di canonizzazione - positio super dubia - del 1705 -   che godesse della protezione di ben 3 Arcangeli del gruppo dei Sette Spiriti in questo modo, “ prego assistermi li Santi Angeli Custodi assieme con S. Michele Archangelo, S. Gabriele. S. Jejudiele eletto da Dio per il stato verginale…”.  

 

  • Inoltre, la Venerabile nomina i Sette Arcangeli, e in particolare Gabriele e Geudiele, che farebbero parte di questo gruppo,  come risulta  nella sua causa di beatificazione [Processus Beatificationis Joannae Mariae a Cruce, Volume 2] , ex animadversione III :   “laltro capo di questo coro (..) è San Jejudiel, stimo anco lui  Arcangelo, è quello ancora uno de li sette,, che assistono al Trono di Dio. Questo come il precedente nella solennità (l’Arcangelo Gabriele n.d.a.), serve questa Gran Madre di Dio. Questi portano le virtù della Gran Signora e cantano in melodie celesti, le grandezze delle sue virtù,, e amore con il quale ha amato, Dio, e l’ha tirato nelle sue purissime viscere, cantano di più il canto Virginale insieme con le Vergini, anzi la Vergine delle Vergini frequente canta seco Lodi alla Trinità Sanctissima,, e di quel canto si diletta tanto l’Eterno Signore,, che a quello tutto il Cielo pone silenzio,, anzi alle volte il medesimo Dio canta con la  Santissima Madre Maria. Queste sono le primitie dell’agnello, dove le Vergini seguono la loro signora, e insieme con lei spiegano le loro verginali voci,. In questo Choro si celebrano gli sponsali con l’Eterno  Signore, quando le Vergini sante entrano in Cielo in questo se le da la corona della gloria, e questo è offizio di San Jejudiello Archangelo, e di San Gabriello il coronare le Vergini, e presentare le loro preci,  e Virtù all’Eterno Signore,  e ancora che questi due Archangeli siano delli sette che assistono alla Sanctissima Trinità, f’anno l’uno e l’altro alli suoi tempi; San Jejudiello è Maestro di Cappella della Musica, e che si fa alla Sanctissima Trinità nel Sancta Sanctorum avanti la gran Maestà sua dalli Serafini, & ordinatamente  dalli altri Chori delli Angeli, e Santi. Questi Sancti Cherubini corteggiano, e servono in ogni luogo la loro, e mia Signora quando è invitata alle festi Solenni del Cielo dal Grand’Iddio & alle ricreationi dè Giardini Celesti; questi suoi Corteggiani l’accompagnano con grandezza inenarrabile, sonando Trombette & altri instrumenti musicali. O Dio, sono persa ho detto nulla: era meglio con un santi silenzio reverire le grandezze angeliche”.

  •  Dopo aver fatto la solita storia del Concilio romano del 745,  il postulatore continua dicendo che è degno di nota parimenti, che la Serva di Dio avesse una particolare devozione per l’Arcangelo San Geudiele, sia come custode delle Vergini, che come  custode dello stato Verginale e Maestro degli Inni e Lodi Divine.
  • Maria Giovanna della Croce nota che San Geudiele e San Gabriele sono dunque i due Angeli posti a speciale servizio di Maria, e non può essere altrimenti, poiché se Geudiele, come emerge dalle documentazioni ritrovate è “custode delle vergini” lo è maggiormente della Vergine delle Vergini, ovvero la SS. ma Madre di Dio.

 

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