Santa Restituta da Sora e i Sette Arcangeli (o Sette Spiriti Assistenti)

In un documento della Biblioteca di Moontecassioni, abbiamo rinvenuto la descrzione di una passio di Santa Restituta da Sora, patrona della città omonima, la cui agiografia è facimnete rinvenibile in rete. Secondo il celebre sito WIKIPEDIA , Santa Restituta di Sora (Roma, ... – Sora, 275) secondo la tradizione fu una nobile romana, torturata e decapitata presso Carnarium, l'attuale Carnello (Sora) ed è venerata dalla Chiesa cattolica come santa e martire, protettrice della città di Sora e della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo. La tradizione vuole che appartenesse all'illustre famiglia romana dei Frangipane. Condotta da Roma a Sora da un angelo per evangelizzare la città[1], sembra che ella rifiutasse i suoi numerosi spasimanti e che un giorno, chiusa in preghiera, abbia visto l'arcangelo Gabriele che le annunziò il suo destino di santità e martirio. Poco dopo la visione angelica fu soggetta alla tentazione del diavolo, il quale le mostrò come sarebbe stata uccisa dai romani se avesse difeso il vangelo. Infine vide lo stesso Gesù che le assegnò il compito di evangelizzare Sora e che dopo averla addormentata, la fece trasportare per mezzo di un angelo, come il profeta Abacuc, nella città lirinate.
A questo punto, terminiamo con la Passio che interessa maggiormente l'agiografia e continuiamo con il rinvenimento, che attiene alla nostra indagine Arcangelologica. Nel testo
Bibliotheca Casinensis: Cod. 110 - 171 - Volume 3 - Pagina 12, vi è descritta la: « Passio Sanctae Restitutae Virginis et MArirae Gloriosae». La scena della Passio si svolge durante le persecuzioni di Diocleziano e poi di Aureliano. Quest'ultimo secondo la fonte, dispose una persecuzione ancora più tremenda del primo. Mentre la fonte agiografica precisa che il console Agazio dopo aver senza esito ordinato per Restituta torture e carcerazione ma i militari dispose infine che la santa, Cirillo e due dei nuovi convertiti venissero decapitati presso Carnello, sulle sponde del fiume Fibreno il giorno 27 maggio del 275, regnando proprio l'imperatore Aureliano. La fonte della Biblioteca Cassinense precisa che, per sopportare queste prove Santa Restituta si pose in preghiera chiedendo a Cristo l'invio di San Gabriele. Detto fatto,le apparve l'Angelo e le disse: «ego enim sum gabriel archangelus unus ex septem. qui in conspectu domini semper assistimus». Io sono l'Arcangelo Gabriele, uno dei Sette che assistiamo sempre innanzi al Signore, e il Signore mi ha inviato ad aiutarti e confortarti affinchè il diavolo invidioso non possa vincerti».