Mons. Josè Antonio Zubiria, Vescovo di Durango, e i Sette Arcangeli (o Sette Spiriti Assistenti)

Carmine Alvino

Si tratta di un documento ufficiale successivo alla causa di ammissione della messa, in cui un Vescovo cattolico riabilita il nome di Uriele, nonostante i precedenti limiti. Josè Antonio Zubiria fu vescovo molto importante e conosciuto a Roma, pertanto il fatto che abbia acconsentito ad inserire addirittura 160 giorni di indulgenza per chi avesse recitato l’orazione ai Sette Principi ha del clamoroso. Nel dipinto è raffigurato appunto il nostro Uriele, che mostra il Sacro Cuore che arde delle fiamme dell’Amore di Carità di Dio (si riveda l’attribuzione dell’apparizione a S.Maria Margherita Alacoque). L’iscrizione sotto la raffigurazione che dice: “ L’Ill. mo sig. Vescovo Sig. Josè Antonio Zubiria, per sé e per la fratellanza dei Signori Vescovi, concede 160 giorni di indulgenza a coloro che reciteranno un Padre Nostro e una Ave Maria e una Orazione dedicata ai Sette Principi ” – datata 1841.  Da Ricerche effettuate si tratta del Vescovo Cattolico della diocesi di Durango, in Messico, Josè Antonio Zubiria, accorpata poi successivamente nella Arcidiocesi di Santa Fè al centro di una diatriba sull’esatta assegnazione e accorpamento di alcune diocesi messicane, ancora appartenenti a quella del territorio del New Mexico.

 

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