I 7 ARCANGELI DI PALERMO - CATTEDRALE

Nella Cattedrale di Palermo per opera di Vincenzo Aimola detto il Romano, si diede ordine di trarre dall’antico affresco un dipinto molto somigliante alle antiche immagini degli Arcangeli venute alla luce nella vicina chiesina di S. Angelo, nel quale sono ancora oggi visibili: Michele con lancia e bandiera, Uriele con spada nuda, Gabriele con lo specchio di diaspro e lanterna, Sealtiele in atto di pregare, Barachiele con serto di rose da distribuire, Raffaele con la teca di medicinali insieme al piccolo Tobia, Geudiele con in mano una corona e un flagello. (IMMAGINE TRATTA DAL LIBRO DI GERARDO GALLO – VIAGGIO ALLA RISCOPERTA DEGLI ARCANGELI: UN PERCORSO ALL'INCONTRO CON LA PROPRIA DIVINITÀ, LONTANO DA QUALSIASI FORMA RELIGIOSA – per gentile concessione).

Secondo alcuni cittadini palermitani, una santa devozione, ancora esistente a palermo,  richiederebbe  la loro invocazione giornaliera con sette Gloria, una devota visita una volta all’anno in Cattedrale portando sette fiori bianchi in loro onore insieme alla recita della seguente preghiera: "O gloriosi Sette Arcangeli che siete come sette lampade che ardono dinanzi al Trono dell’Altissimo e a cui è affidata la nostra tutela, liberateci da ogni male, allontanate da noi l’azione di satana, implorate Dio Misericordioso per noi e fate che possiamo un giorno contemplarLo eternamente insieme a voi. Amen".

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autori: 
Carmine Alvino