PRESENTAZIONE DEL SITO
STUDI IN EVIDENZA
I SETTE ARCANGELI
SANTO DEPOSITO SCRITTO :
TOBIA 12,15 «Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono al servizio di Dio e hanno accesso alla maestà del Signore» [La Bibbia, Nuova Edizione San Paolo sulla scorta dei codici Vaticano, Alessandrino e Sinaitico e non sulla Versione di San Girolamo]
DANIELE 10,13 : «però Michele, uno dei primi prìncipi, mi è venuto in aiuto».
LUCA 1,19 : «Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio»
ZACCARIA 4,2-3;10 : «Vedo un candelabro tutto d'oro; in cima ha un recipiente con sette lucerne e sette beccucci per le lucerne...Le sette lucerne rappresentano gli occhi del Signore che scrutano tutta la terra».
APOCALISSE 1,4 «Grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, e dai sette Spiriti che son davanti al suo trono»,
APOCALISSE 4,5 «sette lampade accese ardevano davanti al trono, simbolo dei sette spiriti di Dio»
APOCALISSE 5,6 «Poi vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato. Egli aveva sette corna e sette occhi, simbolo dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra»
APOCALISSE 8,2: «Vidi che ai sette angeli ritti davanti a Dio furono date sette trombe» .
APOCALISSE 15,6: «al tempio uscirono i sette angeli che avevano i sette flagelli (piaghe in greco)».
APOCALISSE 15,7: «Uno dei quattro esseri viventi diede ai sette angeli sette coppe (fiale in greco) d'oro colme dell'ira di Dio che vive nei secoli dei secoli.
APOCALISSE 17,1 : « Allora uno dei sette angeli che hanno le sette coppe (fiale in greco) mi si avvicinò e parlò con me: "Vieni, ti farò vedere la condanna della grande prostituta che siede presso le grandi acque»
TESTIMONIANZE DEI PADRI E DEI TEOLOGI
SAN CLEMENTE ALESSANDRINO, uno dei più autorevoli Padri della Chiesa : «sono sette a possedere la Potenza Massima, i Principici degli Angeli Primi Creati, per mezzo dei quali Dio presiede a tutti gli uomini!»
P. CORNELIO A LAPIDE , Apostolo dei Predicatori e massimo commentatore dell'Apocalisse di San Giovanni : «dico che questi sette occhi significano la piena e perfetta provvidenza di Cristo nel costruire e vigilare la sua chiesa, promuoverla, aumentarla e conservarla, la quale provvidenza è esercitata da questi sette Angeli primari che sono nel suo Palazzo come Principi e per essa governatori degli altri Angeli custodi degli Uomini, di tutta la chiesa e del mondo»
SACRE APPARIZIONI
ESSE HANNO IL SOLO FINE DI AVVALORARE E ACCREDITARE LA LORO PRESENZA SCRITTURISTICA E DI TRADIZIONE NONCHE' DIMOSTRARE LA LORO REALE PRESENZA SALVIFICA
I RI - FONDATORI DEL CULTO: i due personaggi che permisero l'ingresso della devozione, nelle cronache ecclesiastiche
BEATO AMADEO DA SYLVA, morto in concetto di santità, il più grande Santo della Chiesa Cattolica e parimenti il più sconosciuto, cui fu affidata l'esplicazione di tutti i passi più oscuri della Sacra Scrittura : « Siamo i Sette Angeli che veneriamo la Genitrice del Nostro Dio. Superiamo tutti gli altri del vostro genere...Il primo che vedi qui è Michele, rispetto al quale nessuno né degli uomini né degli Angeli è più degno, lui è lo stesso che lottò con il grande dragone e lo sconfisse e io Gabriele sono il secondo. Raffaele mi segue e Uriele segue Raffaele e altri a lui...Beatissimo è quell’uomo che tu, o Signore hai assunto. Dopo di lui c’è la tua Genitrice e dopo di quella vi sono i Sette Angeli...Benedetto sia il principe Michele, primo tra tutte le creature, che con il fortissimo Gabriele scagliò nell’inferno tutti i nostri avversari; E benedetto sia lo stesso Gabriele con Raffaele e Uriele, che continuamente non cessano di procurare la nostra salvezza; Benedetti siano tutti gli Spiriti Angelici che adorano l’ Uomo Dio e lo venerano; Che ci hanno ammessi nella lorocomunità e ci amano e ci accolgono come loro fratelli; Che ci proteggono dai demoni e ci custodiscono da ogni male...Ed Io, Gabriele, fui mandato da Dio con Geudiele e Barachiele e molti Angeli di ogni Coro, ma eravamo solo tre dei Sette Astanti. Io infatti, che interpreto "La Fortezza Di Dio", venivo come nunzio di Dio Padre; Geudiele che significa "Buon Consiglio", come nunzio del Figlio di Dio che si è soliti chiamare Sapienza e Consiglio di Dio Padre; Barachiele veniva come nunzio dello Spirito Santo perché a lui si attribuisce la benedizione di quella Persona. Poiché tuttavia indivisa e inseparabile è l’azione e l’opera di tutte quelle Persone, tutti fummo nunzi di tutta la Trinità. E poiché io ero il più importante ed il primo tra tutti coloro che furono inviati, - o megliosono assolutamente il primo dopo Michele- per questo motivo l’Evangelista Luca solo di me fece menzione...»
SACERDOTE ANTONIO LO DUCA, pio fondatore della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, mistico e veggente, morto in concetto di Santità, amico di San Filippo Neri, e di Michelangelo Buonarroti (pure devoti del culto) : « Quella luce che indicava il luogo sacro per il ricordo dei martiri che l’avevano costruito, rivelò ad Antonio che era lì il posto dove doveva sorgere il grande tempio dedicato ai sette Angeli ».
LE SACRE "TSELOT" DI CRISTO: straordinarie suore o laiche di santità tale, da divenire esse stesse "costole" di Cristo, meritando di essere elevate fino al Trono di Dio e di godere della vista dei "Sette Santi Spiriti Assistenti", divenuti loro custodi.
SANTA MARIA MARGHERITA ALACOQUE, apostola della Devozione del Sacro Cuore: «Voglio dirti chi sono ,cara sorella, affinché tu sappia quanto amore ha per te il tuo Sposo. Sono uno dei sette spiriti (cfr. Ap. 1,4) più vicini al trono di Dio e che più partecipano alle fiamme del Sacro Cuore di Gesù Cristo».
SANTA FAUSTINA KOWALSKA, apostola della Devozione della Divina Misericordia : «Un giorno in cui ero all'adorazione ed il mio spinto era quasi in agonia per la nostalgia di Lui e non riuscivo a trattenere le lacrime, all'improvviso vidi uno spirito che era di una grande bellezza, che mi disse queste parole: « Non piangere, dice il Signore ». Dopo un attimo domandai: « Tu chi sei? ». Ed egli mi rispose: « Sono uno dei sette spiriti (cfr. Ap. 1,4) che stanno giorno e notte davanti al trono di Dio e L'adorano senza posa ». Tuttavia quello spirito non alleviò la mia nostalgia, ma suscitò in me una maggior nostalgia di Dio. Quello spirito non mi lascia un istante, mi segue ovunque. Il giorno dopo, durante la S. Messa, prima dell'elevazione, quello spinto cominciò a cantare queste parole: « Santo, Santo, Santo ». La sua voce era come se equivalesse a migliaia di voci, impossibile descriverla. ...Improvvisamente vidi accanto a me uno dei sette spiriti in aspetto luminoso, raggiante come l'avevo visto in precedenza continuamente vicino a me quando andavo in treno. Vidi che su ogni chiesa, che si scorgeva passando, c'era un Angelo ma in uno splendore più tenue di quello dello spirito che mi accompagnava nel viaggio. Ed ognuno degli spiriti che custodivano i sacri edifici s'inchinava allo spirito che era accanto a me»
SUOR MARIA AMODEA BLONÈ, visitandina e discepola di Santa Francesca Fremiot di Chantal e di San Francesco di Sales : «Siate divota de’ Sette Spiriti Beati (cfr. Ap 1,4), che assistono al Trono dell’Agnello Divino & abbiate fiducia in essi, perché non mancheranno di proteggervi in ogni bisogno ... vincete pure generosamente, perché in questo modo vi renderete simile al grande Iddio degli eserciti, per lo quale noi combattiamo». (in foto Madre Chantal, la sua diretta superiore)
SUOR MARIA LATASTE, mistica e veggente : «...Gesù mi prese per mano. Appena mi toccò, mi sentii sollevata in aria, la terra scomparve ai miei occhi, non vedevo più niente, se non Gesù. Giungemmo in una vasta pianura ... Intorno aquesta pianura, vidi nove gradoni o nove gradinate sovrapposte...Al di sopra di queste gradinate vidi un magnifico trono, fatto dell’oro più fine e più brillante...Attorno al trono, vidi, prosternati in ginocchio, sette giovani, più brillanti rispetto a quelli delle gradinate, perché erano più vicini al trono di luce. Allora dal trono di luce, si udì una voce. Tutti coloro che erano nelle nove gradinate e i sette che erano davanti al trono di luce prestarono orecchio; poi il primo dei sette salì al trono, si inchinò tre volte, lasciò questa pianura e si avviò verso i luoghi che avevamo percorso. « Vieni con me, figlia mia» mi disse poi il Salvatore Gesù. Mi prese ancora per mano, e arrivammo con colui che aveva lasciato la pianura, in una piccola stanzetta...Questa pianura che ha visto, figlia mia, è il cielo; le nove gradinate e coloro che le occupavano, i nove cori degli angeli; il trono di luce, il trono di Dio; i sette giovani uomini intorno al trono, i sette angeli che sono sempre davanti al Padre mio; quello che si alzò in piedi , che è venuto con noi nella cella in cui siamo entrati, quello è l’angelo Gabriele; colei a cui ha parlato, Maria. Potrai ora figlia mia, più facilmente penetrareil mistero su cui volevi meditare. Ti parlerò con la semplicità di una madre; tu ascoltami con la docilità di un bimbo. La mia incarnazione era il capolavoro delle manifestazioni esteriori di Dio in cielo e sulla terra. Da tuta l’eternità dio aveva preparato quest’opera. Quando giunse l’ora, nel mezzo dei tempi, mandò il suo angelo, uno dei sette che rimangono sempre in adorazione davanti a lui e ai quali affida l’esecuzione dei suoi ordini, quello chiamato Gabriele, cioè potenza di Dio, oppure Dio e l’uomo…». (in foto una suora visitandina)
VEN. MARIA GIOVANNA DELLA CROCE (BERNARDINA FLORIANI), stigmatizzata e mistica : « ...l’altro capo di questo coro (..) è San Jejudiel, stimo anco lui Arcangelo, è quello ancora uno de li sette,, che assistono al Trono di Dio. Questo come il precedente nella solennità (l’Arcangelo Gabriele n.d.a.), serve questa Gran Madre di Dio. Questi portano le virtù della Gran Signora e cantano in melodie celesti, le grandezze delle sue virtù,, e amore con il quale ha amato Dio, e l’ha tirato nelle sue purissime viscere... In questo Choro si celebrano gli sponsali con l’Eterno Signore, quando le Vergini sante entrano in Cielo in questo se le da la corona della gloria, e questo è offizio di San Jejudiello Archangelo e di San Gabriello il coronare le Vergini, e presentare le loro preci, e Virtù all’Eterno Signore, e ancora che questi due Archangeli siano delli sette che assistono alla Sanctissima Trinità, f’anno l’uno e l’altro alli suoi tempi...»
ARCANGELA PANIGAROLA : « E la Vergine supplicò il suo benedetto Figliuolo per la liberazione di quelle che a Lei erano state più devote. E fu tosto mandato al Purgatorio S. Michele con una folta schiera di Angeli ai quali era stata commessa la cura di quelle anime essendo in vita, e ne condussero alla felicità del Paradiso una quantità grande. Furono nel medesimo tempo inviati i Sette Angeli assistenti al Trono di Dio ai Dannati per accrescere la loro maledizione, la loro pena, in castigo dei sette peccati mortali…»
MARIA VALTORTA, veggente, mistica e stigmatizzata : « L’arcangelo Michele, che voi invocate nel Confiteor, ma secondo la vostra abitudine, con l’anima assente, era presente alla mia morte in Croce. I Sette Grandi Arcangeli che stanno in perenne davanti al Trono di Dio, erano tutti presenti al mio sacrificio…Gabriele e i suoi celesti compagni curvi sul dolore di Gesù e di Maria, impossibilitati a sollevarlo, perché era l’ora della Giustizia, ma non assenti da esso, hanno raccolto nel loro intelletto di luce, tutti i particolari di quell’ora, tutti, per illustrarli, quando il tempo non sarà più, alla vista dei risorti: gaudio dei beati e condanna prima dei reprobi, anticipo a questi e a quelli di ciò che sarà dato a Me, Giudice supremo e Re altissimo».
I 5 ASTRI DI SANTITA' : I SETTE ARCANGELI SONO STATI RICONOSCIUTI E PREGATI DA: SANT'ANNIBALE MARIA DI FRANCIA, BEATO BARTOLO LONGO, BEATO GIUSTINO MARIA RUSSOLILLO, SERVO DI DIO DON DOLINDO RUOTOLO E SAN LEONARDO MURIALDO - Costoro sono da noi definiti i cinque Astri di Santità dei secoli XIX e XX, per dottrina, , santità, e conoscenza mistica e liturgica, e talvolta, intuizione profetica . Riportiamo in sintesi alcune delle loro innumerevoli testimonianze sui Sette Spiriti
SANT'ANNIBALE MARIA DI FRANCIA, fondatore degli Ordini dei Rogazionisti e delle Apostole del Divin Zelo, padre spirituale della Serva di Dio, Luisa Piccarreta, e curatore sei suoi Diari della Divina Volontà : «Nel Libro di Tobia si legge che l’Arcangelo San Raffaele manifestò esser lui uno dei sette Angeli che stanno continuamente alla Divina Presenza [cfr. Tb 12, 15]. Da ciò si rileva che fra tutti gli Angeli che sono innumerevoli, sette hanno una maggiore vicinanza con Dio, ovvero lo contemplano e lo comprendono a preferenza degli altri Angeli. San Giovanni, nell’Apocalisse li raffigura a sette candelabri che ardono sempre innanzi a Dio [cfr. Ap 1, 12]. Questi sette Angeli sono: San Michele ArcAngelo che vuol dire: Zelo di Dio; San Gabriele, Fortezza di Dio; San Raffaele, Medicina di Dio; Sant’Uriele, Fuoco di Dio; San Saaltiele, Preghiera di Dio; San Geudiele, Lode di Dio; San Barachiele, Benedizione di Dio. Grande assai è il potere che hanno questi sette gloriosi Angeli presso l’Altissimo. Ogni cristiano dovrebbe onorarli in modo speciale e implorarne la validissima protezione in tutte le circostanze della vita. Che se una grave pubblica sciagura ci minaccia, rivolgiamoci con fede ai sette Angeli della Divina Presenza con ferventi preghiere»
SAN LEONARDO MURIALDO, fondatore della confraternita laicale di San Giuseppe : « La parola Arcangelo significa Principe degli Angeli; Angelo significa inviato, Messaggiero; onde Davide: Qui facit Angelos suos spiritus [cfr. Sal 103,11]; fa li spiriti suoi messaggieri, ministri. 7 sono i principali Arcangeli, di cui vedi in Tobia c. XII, 15 e Cornelio a Lapide, Commentarium in Apocalipsem, c. 1º, v. 4º, - - e Commentarium in Epistolam Judæ Apostoli] v. 9. S. Clemente Alessandrino scrive: Septem sunt quorum maxima est potentia, primogeniti Angelorum principes - primi presso il trono di Dio - Tobiæ XII 15. Michael: Quis ut Deus? quia pro hom[inibus] pugnat contra sup[erbum] Luciferum Gabriel: Fortitudo Dei - quia fortia Dei nuntiavit Danieli, Mariæ, etc. Raphael: Medicina Dei - quia Tobiæ cæcitatem curavit Uriel: Lux Dei vel ignis = homines illuminat cognitione Dei, et amore ecc. Ieudiel: Laus Dei Sealtiel: Oratio Dei - pro hominibus orat, et ad orandum excitat Barachiel: Benedictio Dei - ad benedictionem Dei impellit...»
BEATO BARTOLO LONGO, fondatore del Santuario Mariano della Madonna del Rosario di Pompei e uomo dal multiforme ingegno: «Sono sette Angeli che stanno al cospetto dell’Eterno, come rivelò a Tobia uno di essi, l’Arcangelo Raffaele, allorchè disse : - Io sono l’Angelo Raffaele, uno dei Sette che stiamo dinanzi al Signore. E’ cosa certa l’esistenza di queste sette nobilissime Intelligenze, che tra tutti gli Angeli sono le principali, perché ce lo attesta la divina Scrittura...I nomi di questi Sette Angeli sono: 1.Michael, che vuol dire: Chi come Dio? – Quis ut Deus? – è il Capo e il Principe della Milizia di Dio, che sconfisse Lucifero e gli Angeli suoi. 2.Gabriel, che vuol dire; Fortezza di Dio: - Fortitudo Dei – è l’Angelo dell’Incarnazione , che fu mandato a Zaccaria, a San Giuseppe ed a Maria Vergine. 3.Raphael, Medicina di Dio: - Medicina Dei – è l’Arcangelo che guidò Tobia, e guarì il padre di lui dalla cecità, colmandoli di ogni sorta di beni spirituali e temporali. Egli è l’Angelo delle sanazioni degli uomini, e a lui si ricorre per conservare e riacquistare la sanità. 4.Uriel, che vuol dire Fuoco di Dio, o Lume di Dio: - Ignis Dei – è l’Angelo che illumina la mente degli uomini, comunicando loro la cognizione di Dio, e ne infiamma i cuori movendoli all’amore di Lui. 5.Schealtiel, che vuol dire Orazione di Dio: - Oratio Dei – è l’Angelo che muove gli uomini a pregare, e presenta le nostre preci al Signore. 6.Iehudiel, che vuol dire Lode e Confessione di Dio – Laus et Confessio Dei – è l’Angelo che sollecita gli uomini a confessare e glorificare Iddio, e diffondere il nome di Dio e la gloria di Lui per tutta la terra. 7.Barachiel, che vul dire Benedizione di Dio – Benedectio Dei – è l’Angelo che ci procura i benefici di Dio, che sono una benedizione, e ci sospinge a benedire Iddio ed a ringraziarlo. Egli reca dal cielo le benedizioni alle nostre persone, alle nostre opere, ai nostri campi. E sul finir della vita quest’Angelo viene a portare ai vincitori la corona della gloria, che è la suprema bebenmdizione di Dio.
SERVO DI DIO, DON DOLINDO RUOTOLO, mistico e veggente: « Tutti gli Angeli possono esserci messaggeri di grazie e di misericordia, ma san Giovanni nomina in modo particolare i sette Spiriti che sono vicini a Dio, e che sono ministri di grazie e di pace, per gli uomini. Questi Spiriti eccelsi sono: 1°) Michele, che significa: chi è come Dio? Ed è colui che combatte per gli uomini contro il superbo Lucifero (Ap 12,1); 2°) Gabriele, cioè fortezza di Dio, che annuncia le grandi opere di Dio; 3°) Raffaele, cioè medicina di Dio, che cuò l’infermità di Tobia e viene incontro alle nostre infermità e alle nostre debolezze; 4°) Uriele, cioè luce o fuoco di Dio, che illumina gli uomini con la cognizione di Dio e li infiamma del suo amore; 5°) Sealtiel, cioè orazione di Dio, che prega per gli uomini e li spingea pregare; 6°) Giudiel, ossia confessione e lode di Dio, che esorta gli uomini a lodare e benedire Dio 7°) Barachiele, ossia benedizione di Dio, che ci procura i benefici divini, e ci spinge a benedirlo e ringraziarlo...Dio comunica con le sue creature per mezzo degli Angeli, e i sette Spiriti eccelsi che sono innanzi al suo trono sono i messaggeri dei benefici che ad esse dispensa; per questo San Giovanni avendo nominato Dio che è il vivificatore della Chiesa, che era stato sempre la vita del suo popolo, e che era per venire per rinnovare tutto nel suo amore e per giudicare le genti, nomina subito dopo i sette Spiriti che innanzi al suo trono sono messaggeri di grazie e di pace. Egli nomina dopo gli angeli Gesù Cristo, non per posporlo ad essi - il che nessuno potrebbe neppure lontanamente immaginare - ma perché come Uomo-Dio è l’autore delle rivelazioni che san Giovanni comunica, ed è l’oggetto delle benedizioni con le quali termina il prologo. San Giovanni ha riguardato nel Cielo Dio Uno e Trino sul suo trono, e i sette Spiriti che sono messaggeri della sua potenza, della sua sapienza e del suo amore in ordine agli uomini...»
BEATO GIUSTINO MARIA RUSSOLILLO, fondatore della Societá Divine Vocazioni, ordine religioso che ha come stemma proprio i Sette Arcangeli (simbolizzati da Sette Ali) : «Cari confratelli, Dio Spirito santo ci congiunga sempre più col Figlio al Padre. Vogliate avere un particolare culto nella vostra vita di orazione e preghiera ai sette angeli e ai sette santi. Per i sette angeli intendiamo quelli che assistono al trono del Signore secondo la rivelazione del vecchio e nuovo testamento, (specie dell’apocalisse). Essi sono lo spirito della nostra congregazione...O santi Spiriti Assistenti al trono divino, l’apostolo delle divine predilezioni, e l’evangelista delle supreme rivelazioni mi ha fatto pervenire il vostro saluto e benedizione, e in esso ho sentito la vostra dolcissima protezione e con intima commozione riverenziale e amorosa, portato dalla grazia divina, vengo sino a voi, per ricambiare il vostro pensiero e affetto. Vi saluto nel giorno dell’eternità, o supremi astri mattutini, o primogeniti della creazione e della santificazione e della glorificazione divina! In voi per primi si è posato nella sua compiacenza l’amore creatore elevante e beatifico della Trinità beata, e vi ha per sempre voluti, attirati e congiunti a sé, come primissimi servi e ministri, come intimissimi assistenti e amici, come dolcissimi amanti! E da voi come da sette sorgenti celestiali ha effuso nell’universo tutte le bellezze della luce dai sette colori, tutte le dolcezze dell’armonia dalle sette note, tutte le soavità dell’amore dai sette doni.»
Stemma delle Divine Vocazioni del Beato Giustino, con le 7 Ali dei Sette Arcangeli Assistenti.
___________________________________