Feliciano de Siviglia _ Los Angelico principes del Empireo

Caso più unico che raro è  “Los Angelicos principes del Empireo”,  pubblicato dal religioso cappuccino, fra’ Feliciano de Siviglia, a Madrid nel 1711 , che indica i Sette Arcangeli come una specie di vice – re terrestri, sul modello della Corte Spagnola, e ne descrive i Sette nomi, anche in contrapposizione ai Sette Demoni.  Secondo l’autore Escardiel Gonzales nell’articolo: « El Arquetipo Iconográfico De Las Jerarquías Angélicas En La Baja Andalucía Del Siglo XVIII», il Isidoro Di Siviglia diede grande impulso alla diffusione delle immagini grazie a questa opera ( e ad altre), suddivisa in quattro  prolissi libri.  L'autore lamenta l'oblio subito dagli angeli in Spagna e nel mondo e, di fronte a questo, invita “i predicatori affinchè esortino la devozione di questi sette angeli, e i religiosi, specie capi dei propri ordini possano far dipinbgere  e possedere immagini di questi sette principi nelle loro  case [...] e tu, lettore cattolico,[…] Che erigerai nella tua patria, o altrove, un loro tempio che servirebbe da sveglia - come a Palermo - a tanti, perché l'hanno dimenticata ”. Insisterà su questo più tardi, dedicando un capitolo all'esercizio del “Avere le loro immagini dipinte per la loro venerazione ”, sia in luoghi pubblici che privati. Questo è stato uno sforzo che Fray Feliciano non ha trascurato nelle sue missioni, al punto che nessuno è rimasto senza "piantare" questa devozione.  L'autore ha calcolato che "a quel punto ci saranno stati più di mezzo milione di devoti"! Tale tenacia sarà corroborata da altre fonti, che ci parlano dell'erezione di pale d'altare nelle missioni. Sembra che l'esortazione di Fray Feliciano abbia avuto un impatto su alcuni centri andalusi, se non propriamente cappuccini, poi francescani, che adottarono l'incisione delle Gerarchie portandolo alla pittura in modo più completo. La concentrazione delle tele in quattro città dell'Andalusia occidentale, tra cui tra le attuali province di Siviglia e Cadice: Lebrija, Sanlúcar de Barrameda, Puerto de Santa María e Arcos de las Frontera, indica un focus sul zona da legare all'origine del frate cappuccino, sebbene sia sorprendente che uno sviluppo simile non si è verificato nell'area più vicina alla capitale sivigliana o nell'area di Granada, dove svolgeva principalmente la sua attività. La vita di Fray Feliciano di Siviglia trascorse tra Siviglia e Granada, dove morì nel 1727, le fonti evidenziano la sua devozione agli angeli. La sua devozione angelica d'acciaio è espressa con veemenza nella lettera che lasciò scritta prima di morire ai suoi fratelli cappuccini: "Santi angeli, miei signori, cari con tutto il cuore e miei amici. Adesso è il momento in cui bisogna vedere quanto vali a favore dei tuoi devoti. Sai bene, che confidando nel tuo patrocinio, non l'ho mai avuto paura dei demoni ”.

Sui Sette Arcangeli scrive pagine significative, nel suo "Gli Angelici Principi del Paradiso". 

Ne parla dapprima a pag. 158 e ss , in modo generale introducendone i nomi. Essi sono proprio quelli a cui: «  è affidata la speciale cura e custodia degli uomini mortali e delle cose del mondo, e di cui la Scrittura fa larga menzione e  ai quali è quasi subordinata l'infinità degli Angeli, e assistono per la custodia, il e governo del mondo  assieme a quelli degli uomini  e per mezzo dei quali gli stessi Angeli sono illuminati e istruiti per quel che riguarda il loro officio di custodi e per le cose di grande importanza per gli uomini , giungendo molto spesso dal Cielo. I quali sette Principi hanno una speciale cura del mondo per difenderlo dai Sette Vizi capitali  esortando gli uomini  alle virtù opposte, opponendo esse  alle tentazioni, togliendo le brutte occasioni, facendo si che con fatica, proseguiamo nelle virtù. Vi è grande devozione di questi sette Angeli Principi in Sicilia, Napoli, Venezia, Roma, ed in altre città d'Italia, dove, (50) come dice padre Alapide (così) le loro immagini sono molto venerate  e per mezzo delle quali sono state sperimentate grandi grazie,  per cui dice questo  dottore, conviene che tutti con particolare e cutinuo culto venerino, glorifichino e invochino i sette Principi A ngelici, e perfino far si che , per ricordarli  si dipingano le loro immagini sacre. Essi si chiamano: il primo Michele, che vuol dire: Chi è come Dio? Il secondo Gabriele, che si interpreta: Forza di Dio. Il terzo Rau fael, che significa: Medicina di Dio, Il quarto Vriel', che è lo stesso di Luz de Dios. Il quinto Seatiel, che vuol dire: Preghiera di Dio. Il sesto Jehudiel, che si interpreta: Lode di Dio. E il septiino Barachiel, che significa: Benedizione di Dio».

Ne parla infine a pag. 231: « I nomi di questi Principi Supremi sono , secondo quello che dicono importanti autori e quello che fu rivelato dal Cielo al Beato Amadeo : Michele, Gabriele, Raffaele, Uriele, Sealtiele, Geudiele e Barachiele. Essi possiedono questi nomi non perchè ne abbiano realmente biso0gno, ma per dimostrare i compiti che gli sono affidati: Michael significa: chi è come Dio? Perché con quelle parole ha combattuto in Cielo contro il superbo Lucifero, difendendo l'onore di Dio, e in terra combatte, difendendo gli uomini. Gabriele significa: Forza di Dio; perché a Daniele, alla Beata Vergine e ad altri, e di tanto in tanto, annunziava cose sulla potenza di Dio. Raffaele significa: Medicina di Dio; perché a Tobia ha curato la sua cecità, e ora qui ne guarisce altri. Vriel significa: Luce e Fuoco di Dio  perchè illumina gli uomini e li infiamma  alla conoscenza, e all'amore di Dio. Sealtiel significa: Preghiera di Dio; perché per gli uomini prega fervidamente e li eccita a pregare. Jehudiel significa: Confessione e lode di Dio; a motivo di un ufficio speciale esorta gli uomini alla confessione e alla lode di Dio. Barachiel significa: Benedizione di Dio; Per la sua particolare sollecitudine, ci procura benefici da Dio, e ci spinge a ringraziarlo per loro. Tutto ciò lo fanno con imponderabile diligenza: sia  da loro stessi, che  per il resto degli Angeli, come loro  più importanti Principi. Sono moltissimi e importantissimi gli autori che scrivono di questi Sette Pontentissimi Principi come  i Principali Principi degli Angeli  e dei continui benefici che ricevono da loro tutti i mortali sia direttamente che per ordine dei medesimi attraverso gli altri Angeli . Sono molte le immagini e i ceebri templi di questi Sette Principi nella Cristianità . Sono molti gli indemoniati che sono stati liberati dal diavolo grazie all'invocazione di questi potentissimi Principi . Sono ancora molti, i Regni,le città e le PErsone, in cui brilla con grande merito la memroai e la devozione di questi famosi  Principi  .