Il bibliografo Francesco Girolamo Cancellieri e l'Arcangelo Uriele. All'interno mettiamo a disposizione per tutti i nostri amatissimi iscritti il pdf delle sue ricerche dal testo De Secretariis Basilicae Vaticane !


  FRANCESCO GIROLAMO CANCELLIERI

 

COSA ABBIAMO RINVENUTO?

Per tutti i nostri amatissimi lettori e iscritti, abbiano deciso di pubblicare il testo che sicuramente sarà di loro interesse sul nome di Uriele, dell'opera De Secretariis Basilicae Vaticane , Vo. II, di Francesco Girolamo Cancellieri, grande erudito , storico, bibliotecario, bibliografo,  autore prolifico di numerose opere di storia, archeologia, liturgia e agiografia, alcune delle quali sono ancora inedite.


CHI ERA FRANCESCO GIROLAMO CANCELLIERI - DA CATHOPEDIA

Appartenente ad una famiglia di modeste condizioni economiche: era figlio di Pier Tommaso Cancellieri di Matelica e della contessa Costanza Magnoni di Ferrara. Compì gli studì presso i gesuiti, ma dopo la morte del padre (1771), fu costretto ad abbandonarli e cercare una nuova sistemazione, anche con l'aiuto Giulio Cesare Cordara (1704 – 1785), gesuita e storico, del quale Francesco Cancellieri divenne il factotum. Giovanissimo, nel 1768, fu iscritto all'Accademia dell'Arcadia e cominciò a comporre versi che gli diedero una certa notorietà. Dopo esser stato per un breve periodo segretario del senatore Abbondio Rezzonico, svolse la stessa mansione per mons. Bernardino Giraud, arcivescovo di Ferrara, trasferendosi nella città emiliana con la madre e le sorelle. Tornato a Roma nel settembre 1774, in occasione del conclave dal quale venne eletto papa, Pio VI, nella primavera del 1775, Francesco Cancellieri divenne bibliotecario del cardinale Leonardo Antonelli, ufficio che gli permise di avere a disposizione, per i suoi studi eruditi, una ricca biblioteca. Attratto fortemente dalla città di Roma, ne studiò la storia, i costumi, i monumenti, la liturgia cattolica e la topografia, scrivendo una quantità notevole di saggi e volumi. Una caratteristica tipica del Cancellieri è la successione dell'esposizione dei fatti storici: le notizie vengono descritte apparentemente in modo disordinato, ma vengono riorganizzate alla fine del contributo attraverso indici complessi ed accurati. La tecnica sarà applicata anche da Gaetano Moroni, un erudito allievo del Cancellieri.


ALCUNE OPERE DELL'AUTORE 

I manoscritti di Francesco Cancellieri, contenenti numerosi testi ancora inediti, sono conservati in gran parte fin dal 1840 nella Biblioteca Apostolica Vaticana (Vat. lat. nn. 9155-9205, 9672-9711, 9728-9733, 10323-10324, 12924, pp. 188-351). Altri manoscritti sono conservati trovano nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (Mss. vari, nn. 902-913).

Fra le sue opere edite, si ricordano:

  • Sagrestia Vaticana eretta dal regnante pontefice Pio Sesto e descritta da Francesco Cancellieri romano (Roma 1784, on-line)
  • Descrizione delle cappelle pontificie et cardinalizie di tutto l'anno e de' concistori pubblici e segreti da aggiugnersi a quelle di tre Pontificali, e delle funzioni della Settimana Santa, pubblicata in altri due tometti si premette una descrizione storico-critica delle Sale Regie, e Ducale, e delle Cappelle Paoline, e Sistina, del Vaticano e del Quirinale (Roma 1790, on-line)
  • Storia de' solenni possessi dei Sommi Pontefici da Leone III a Pio VII (Roma 1802)
  • Dissertazioni epistolari bibliografiche di Francesco Cancellieri sopra Cristoforo Colombo: di Cvccaro nel Monferrato, discopritore dell'America, e Giovanni Gersen di Cavaglia' abate di S. Stafano in Vercelli, avtore del libro "De imitatione Christi", al ch. sig. cavaliere Gianfrancesco Galeani (Roma 1809, on-line)
  • Le sette cose fatali di Roma antica: I - L'ago della madre degli dei; II - La Quadriga di creta degli Veienti; III - Le ceneri di Oreste; IV - Lo scettro di Priamo; V - Il Velo d'Ilione; VI - Gli Ancili; VII - Il Palladio. Una delle tra altre cose fatali di Troia con la morte di Troilo, figliuolo di Priamo e colla introduzione del cavallo nella Porta Scea oltre il riparamento dei bianchi cavalli di Reso, re di Tracia, e dell'arco e delle frecce di Ercole lasciate a Filottete, illustrate da Francesco Cancellieri con la spiegazione con la spiegazione de' misteriosi attributi de' numeri ternario e settennario (Roma 1812, on-line)
  • Lettera di Francesco Cancellieri al ch. sig. dottore Koreff, professore di Medicina dell'Università di Berlino: sopra il tarantismo, l'aria di Roma, e della sua campagna, ed i Palazzi Pontificj entro, e fuori di Roma: con le notizie di Castel Gandolfo, e de' paesi circonvicini (Roma 1817 on-line)
  • Descrizione delle funzioni della Settimana Santa nella capella pontificia (Roma 1818, on-line)
  • Memorie raccolte da Francesco Cancellieri intorno alla vita ed alle opere del pittore cavaliere Giuseppe Errante di Trapani, defunto in Roma a' 16 di febbraio nell'anno 1821 (Roma 1823, on-line)
  • Prospetto delle memorie storiche della Basilica ostiense di San Paolo (Roma 1823)
  • Notizie istoriche delle chiese di S. Maria in Iulia, di S. Giovanni Calibita nell'Isola Licaonia, e di S. Tommaso degli Spagnuoli o della Catena: detta poi de' SS. Gio. e Petronio de' Bolognesi, col rame del quadro del Domenichino e con un'appendice di documenti e delle iscrizioni bolognesi, ommesse o a posteriori alla collezione del ch. monsignor Pier Luigi Galletti raccolte da Francesco Cancellieri (Bologna 1823, on-line)
  • Notizie istoriche delle stagioni e de' siti diversi in cui sono stati tenuti i conclavi nella città di Roma, con la descrizione della gran loggia da cui si annunzierà il nuovo Papa, della scala e sala regia, della cappella paolina in cui si fanno gli scrutini e di tutto il braccio del Palazzo del Quirinale, ove sono le celle del presente conclave raccolte da Francesco Cancellieri (Roma 1823, on-line)
  • Cenotaphium Leonardi Antonelli Cardinalis Archipresbyteri Protobasilicae Lateranensis in cella S. Genitricis dei sideribus receptae e regione mausolei Nicolai Antonelli cardinalis eius patrui adnotationibus a Francisco Cancellerio admissionum magistro et a bibliotheca ob eius beneficentiam prosignatore v. e. summi magistri criminibus expiandis ac praeside officinae librariae S. Consilii Christiano nomini propagando (Roma 1825, on-line)
  • Lettera di Francesco Cancellieri all'Ecc.mo signor cardinale Antonio Pallotta sopra una copia all'encausto della "Scuola di Atene" di Raffaello, ed un codice membranaceo di Ferdinando cordubense "De consultandi ratione" dedicato al cardinal D'Ausia, e poi posseduto dal cardinal Girolamo Verallo (Pesaro 1826, on-line)

IL CANCELLIERI E L'ARCANGELO URIELE - OPERE DEDICATE ALL'ARCANGELO DI FUOCO

Il Cancellieri parla di Uriele già nell'opera

  • NOTIZIE DEL CARCERE TULLIANO DETTO POI MAMERTINO ALLE RADICI DEL CAMPIDOGLIO OVE FU RINCHIUSO S. PIETRO E DELLE CATENE CON CUI FU AVVINTO PRIMA DEL SUO MARTIRIO  a pag. 152, ove afferma:  “Illustre è il martirio sofferto da S. Martina, custodita dal grande Angelo Uriele, del di cui culto abbiamo diffusamente trattato nel secondo tomo dell’opera de Secretariis. Essa patì sotto Alessandro Severo, e la storia del suo martirio vien narrata quasi colle stesse parole di quello di s. Prisca

Ne riparla ancor più lungamente e approfonditamente suo

  • “De Secretariis Basilicae Vaticanae”, Tomo II  il ritrovamento del nome dell’Arcangelo Uriele assieme a quelli di San Michele, San Gabriele e San Raffaele in una laminetta d’oro nella tomba di Maria moglie dell’imperatore Onorio in Vaticano.

La riflessione del Cancellieri, è molto profonda, e rimette in discussione la questione del nome troppo spesso, elitariamente bollata come inesistente da coloro che portando avanti un'idea di inesistenza di questo Spirito nell'ambito delle fonti cristiane, predicano una teoria contro intuitiva secondo cui, nonostante le tante testimonianza Uriele non fosse conosciuto in ambito cattolico: teoria completamente smentita da documenti come quelli che alleghiamo in formato pdf.

Nel nostro piccolo, questo vuole essere un tentativo di promuovere, a beneficio di tutti una presa di coscienza del grave problema inerente questa questione, ancora al vaglio del Papa